Guida definitiva all'Alta Via 2 — Fasi, Rifugi e Percorsi

La tua risorsa completa per l'escursionismo sull'Alta Via 2 — tappe, rifugi, stagione migliore, difficoltà, sezioni ferrate, logistica e consigli di sicurezza per un viaggio sicuro nelle Dolomiti.

Hero Image

Sapevi che l'Alta Via 2 attraversa oltre 160 chilometri di terreno dolomitico ad alta quota, collegando le catene montuose del Puez–Odle, Sella, Marmolada, Pale di San Martino e Bellunesi — tutto su un'unica traversata continua?

Questo percorso è una delle escursioni a lungo raggio più impegnative, tecniche e panoramiche delle Dolomiti, combinando passi esposti, ripidi plateau di calcare e alcuni dei paesaggi alpini più iconici della regione.

Donna che cammina su un ripido sentiero di montagna roccioso sotto le scogliere del percorso Alta Via 2
Entrando con passo costante nel ritmo tecnico dell'Alta Via 2

Non è un caso che l'Alta Via 2 sia spesso descritta come il “percorso alpino classico” delle Dolomiti — abbastanza impegnativa per escursionisti esperti, sufficientemente gratificante da giustificare ogni passo.

Questa guida ti offre una chiara e pratica panoramica di tutto ciò di cui hai bisogno prima di metterti in cammino, inclusi:

Usa questa guida come punto di partenza per pianificare un trekking sicuro, ben preparato e memorabile lungo l'Alta Via 2.

Alba al Rifugio Mulaz, Alta Via 2, Dolomiti, Italia
Vivi la luce del mattino che apre un'altra lunga giornata di cresta ad alta quota

Cosa è l'Alta Via 2?

  • Distanza totale: ~160 km

  • Dislivello totale: ~11.000 metri di guadagno e 11.000 di perdita

  • Durata tipica: 13–14 giorni

  • Numero di tappe: 13 giorni di escursione + giorni di arrivo/partenza

  • Punti più alti: Forcella della Piza (2.534 m), plateau Léch dl Dragon (2.680 m), Passo delle Farangole (2.812 m)

  • Sezioni tecniche: Brevi tratti di via ferrata o passaggi con cavi fissi

  • Valutazione di difficoltà: Impegnativa — elevazione sostenuta, terreno esposto, meteo variabile

  • Stagione migliore: Da fine giugno a metà settembre

Mappa dell'Alta Via 2

Perché percorrere l'Alta Via 2?

L'Alta Via 2 è un sentiero ad alta quota di 13–14 giorni che attraversa le Dolomiti centrali e meridionali da Bressanone a Feltre.

Il percorso segue principalmente una cresta continua, collegando massicci principali come Puez–Odle, Sella, Marmolada, Pale di San Martino e i Bellunesi.

Il terreno è costantemente ripido, roccioso ed esposto, con diverse sezioni che richiedono un appoggio sicuro e l'uso occasionale di cavi fissi. L'Alta Via 2 è nota per il suo profilo costantemente accidentato. Le tappe includono spesso salite ripide, ledge strette, ghiaia mobile e occasionali brevi tratti di via ferrata o passaggi con cavi fissi.

Tramonto al Rifugio Boè, Alta Via 2, Dolomiti, Italia
Orizzonti ad alta quota che guidano un progresso costante attraverso la cresta delle Dolomiti

Il tempo gioca un ruolo significativo in quota, e diverse sezioni si trovano sopra i 2.000–2.500 metri per periodi prolungati, richiedendo buon giudizio e solide abilità montane. Questo rende il percorso ideale per escursionisti che si sentono a proprio agio su terreni alpini impegnativi e cercano un'avventura multi-giornaliera più tecnica nelle Dolomiti.

Hai bisogno di un set da ferrata?

quattro scalatori su una Via Ferrata nelle Dolomiti in Alta Badia
Punti di ancoraggio affidabili ti guidano con sicurezza attraverso terreni più difficili

Quando un set da ferrata è utile

  • Passo delle Farangole (Giorno 9): la sezione più esposta; uno strumento di sicurezza utile per escursionisti meno sicuri.

  • Condizioni di inizio stagione: macchie di neve o lastre ghiacciate possono aumentare il rischio su cavi altrimenti moderati.

  • Meteo bagnato: il calcare diventa estremamente scivoloso dopo le tempeste, rendendo rassicurante la protezione con clip.

Quando un set da ferrata è facoltativo

  • Escursionisti esperti che si sentono a proprio agio su terreni ripidi e rocciosi e hanno un buon equilibrio su ghiaia mobile.

  • Finestre di bel tempo secco e stabile dove le sezioni con cavi funzionano più come appigli che come caratteristiche di sicurezza.

  • Segmenti Puez–Odle e Pisciadù, che sono brevi e gestibili per escursionisti sicuri senza attrezzatura.

Un kit completo da ferrata aggiunge peso, quindi gli escursionisti dovrebbero bilanciare la sicurezza con l'efficienza. Coloro che sono familiari con terreni esposti completeranno l'AV2 senza di esso, mentre altri potrebbero apprezzare la sicurezza psicologica e pratica di agganciarsi ai cavi in punti chiave.

Sezioni di Via Ferrata lungo il percorso

L'Alta Via 2 include un numero limitato di brevi ma esposti passaggi protetti da cavi. Questi non sono percorsi di via ferrata completi, ma richiedono un appoggio sicuro, comfort con l'altezza e attenzione alle condizioni meteorologiche.

  • Forcella della Roa (Puez–Odle, Giorno 4) – Ripidi gradini di calcare e brevi cavi fissi che segnano il primo punto tecnico del sentiero.

  • Discesa Val Setus (Sella / Pisciadù, Giorno 5) – Ghiaia mobile e lastre assistite da cavi su una ripida discesa verso il bacino di Pisciadù.

  • Passo delle Farangole (Pale di San Martino, Giorno 9) – La sezione più impegnativa: ledge esposte, camini e più lunghezze di cavo.

Primo piano di un'escursionista femminile che attacca un set da ferrata a un cavo d'acciaio.
Anche se le sezioni di via ferrata non sono obbligatorie, puoi comunque metterti alla prova sull'Alta Via 2

Le condizioni stagionali influenzano la difficoltà di questi passaggi. All'inizio dell'estate, spesso ci sono residui di neve nelle gole, mentre le tempeste pomeridiane di luglio e agosto possono rendere il calcare estremamente scivoloso. Gli escursionisti dovrebbero valutare attentamente le finestre meteorologiche, specialmente nei giorni che coinvolgono traversate esposte.

Ci sono alternative limitate attorno a questi punti tecnici. Anche se alcune varianti evitano brevi segmenti di cavo, non esiste un bypass completo per il percorso standard sul Farangole. Gli escursionisti meno esperti potrebbero preferire portare un set da ferrata leggero per maggiore sicurezza.

La pianificazione del percorso rimane essenziale. Inizia presto nei giorni che coinvolgono passi alti, evita le sezioni con cavi durante il maltempo e aspettati cambiamenti rapidi una volta sopra i 2.000–2.500 metri. I rifugi lungo il percorso forniscono consigli affidabili sulle condizioni ogni mattina.

Alta Via 2 vs Alta Via 1

L'Alta Via 2 e l'Alta Via 1 seguono linee simili da nord a sud attraverso le Dolomiti, ma il loro carattere differisce significativamente. Le principali distinzioni riguardano il terreno, l'esposizione e il livello di esperienza alpina richiesto.

Aspetto

Alta Via 2

Alta Via 1

Difficoltà complessiva

Impegnativa

Moderata

Terreno

Ripido, roccioso, più tecnico

Sentieri più lisci e più indulgenti

Via ferrata / cavi

3 sezioni protette da cavi

Nessuna sul percorso standard

Livello di esposizione

Maggiore, più ledge strette

Generalmente basso

Guadagno di elevazione giornaliero

Salite più sostenute

Pacing più uniforme

Coerenza delle tappe

Grande variazione tra i giorni

Difficoltà più uniforme

Isolamento

Più isolato, meno uscite

Più accessibile in generale

Sensibilità al meteo

Alta — i passi diventano rapidamente pericolosi

Inferiore, meno zone esposte

Più adatto per

Escursionisti alpini esperti

Principianti e intermediari in forma

L'Alta Via 2 è l'opzione più accidentata e tecnica, ideale per escursionisti a proprio agio su terreni esposti e ad alta quota. L'Alta Via 1 rimane la traversata a lunga distanza più accessibile, offrendo un'esperienza classica delle Dolomiti con minori richieste tecniche.

Quando andare in escursione?

Escursione sull'Alta Via 2, Dolomiti, Italia
Un momento classico dell'AV2 – rifugi nascosti sotto nuvole in movimento su un sentiero in rapida evoluzione

L'Alta Via 2 è un percorso ad alta quota, e le condizioni cambiano rapidamente durante la stagione. Il momento migliore per escursioni dipende dai livelli di neve, dalla disponibilità dei rifugi e dal tuo comfort su terreni esposti e tecnici. Poiché il percorso include passi ripidi e sezioni protette da cavi, scegliere il mese giusto influisce direttamente sulla sicurezza e sulla difficoltà.

Stagioni a colpo d'occhio:

  • Primavera (Aprile–Giugno): I sentieri più bassi si scongelano, ma la neve rimane sopra i 2.200–2.400 m fino a fine giugno. Le temperature variano da 5–15°C, con notti fredde in quota

  • Estate (Luglio–Settembre): La principale stagione di escursioni con sentieri completamente aperti, lunghe giornate e mattinate stabili. Le temperature tipiche sono 10–25°C, anche se le creste possono scendere sotto i 5°C durante le tempeste

  • Autunno (Settembre–Ottobre): Condizioni più fresche e tranquille con aria limpida e colori di inizio stagione. Le temperature diurne variano da 5–18°C, con notti gelide comuni sopra i 2.000 m

  • Inverno (Novembre–Marzo): I percorsi alti non sono percorribili, con neve profonda, ghiaccio e rifugi chiusi. Le temperature variano da –10 a 5°C, spesso più fredde durante le tempeste o sui passi esposti

Alta Stagione: Estate (Fine Giugno a Settembre)

Strada del Passo Gardena, roccia montuosa, Alto Adige, Italia.
Estate al suo meglio: creste ampie e passi alti completamente accessibili lungo l'AV2

Questa è la finestra principale per completare l'Alta Via 2. Entro fine giugno la maggior parte dei passi alti inizia a liberarsi, i rifugi aprono e il percorso diventa completamente accessibile. Luglio e agosto offrono il meteo più prevedibile, anche se le tempeste pomeridiane rimangono comuni.

Perché l'estate è ideale:

  • La maggior parte dei passi alti è priva di neve, inclusi Forcella della Roa, Val Setus e Passo delle Farangole

  • Accesso affidabile ai rifugi lungo tutte le tappe

  • Temperature tipiche: 10°C–20°C a 2.000–2.500 m

  • Lunghe ore di luce per giornate di elevazione sostenuta

  • Le migliori condizioni complessive per terreni tecnici ed esposti

L'estate offre l'ambiente più sicuro e flessibile per completare l'intero percorso AV2.

Autunno (Settembre a Inizio Ottobre)

escursione sull'Alta Via 2 rocciosa
Salite più fresche e pareti rocciose che brillano rendono l'inizio dell'autunno una finestra privilegiata per un progresso costante

All'inizio dell'autunno è uno dei periodi più panoramici per escursioni. Le temperature si abbassano, la visibilità migliora e le folle si diradano significativamente. Tuttavia, i passi alti possono vedere neve precoce, e i rifugi iniziano a chiudere dalla fine di settembre.

Perché l'autunno funziona bene:

  • Clima più fresco ideale per lunghe salite

  • Meno escursionisti e sentieri più tranquilli

  • Aria limpida e frizzante migliora la visibilità sulle alte creste

  • Temperature tipiche: 5°C–15°C in quota, con notti che scendono vicino o sotto lo zero

Controlla attentamente le date di chiusura dei rifugi; diversi rifugi chiudono entro la fine di settembre, limitando la flessibilità dell'itinerario.

Primavera (Maggio a Fine Giugno)

alta via 2 in inverno
Terreno alto ancora sepolto: un promemoria che la maggior parte del percorso è inaccessibile fino a fine giugno

La primavera è generalmente non adatta per l'Alta Via 2. I passi alti rimangono coperti di neve, le sezioni protette da cavi diventano pericolose e molti rifugi rimangono chiusi. Le valli più basse si aprono prima, ma il corridoio principale dell'AV2 rimane bloccato fino a giugno inoltrato.

Perché la primavera è limitata per l'AV2:

  • Neve profonda persiste su passi ripidi e gole

  • I rifugi aprono solo a metà-fine giugno

  • Roccia bagnata, acqua di fusione e lastre ghiacciate aumentano il rischio

  • Temperature tipiche: 5°C–18°C a seconda dell'altitudine, con mattinate fredde e alta probabilità di neve sopra i 2.000 m

La primavera è ideale per escursioni in valle, ma non per il terreno tecnico dell'AV2.

Inverno (Novembre ad Aprile)

Dolomiti, Dolomiti - Italia in inverno
L'inverno chiude l'AV2 – neve, ghiaccio e chiusure complete dei rifugi rendono la cresta impraticabile

L'Alta Via 2 è non percorribile in inverno. Neve, ghiaccio, rifugi chiusi, rischio di valanghe e esposizione estrema rendono il percorso insicuro e logisticamente impossibile. L'inverno è riservato allo sci e alle ciaspolate nelle valli più basse.

Perché l'inverno non è adatto:

  • Tutti i passi alti sono coperti di neve o soggetti a valanghe

  • Meteo estremo e ore di luce molto brevi

  • Temperature tipiche: –10°C a +5°C in quota, con forte vento freddo

  • Nessun accesso ai rifugi lungo il percorso

L'inverno nelle Dolomiti è bellissimo, ma non è compatibile con l'Alta Via 2. Dai un'occhiata alla nostra offerta di sci nelle Dolomiti invece!

Rimanere aggiornati sul meteo

Il meteo nelle Dolomiti cambia rapidamente, specialmente sopra i 2.000 metri. Anche in alta stagione, le tempeste pomeridiane possono svilupparsi improvvisamente e rendere pericolose le sezioni esposte con cavi. Inizia presto ogni giorno e controlla le previsioni prima di impegnarti in lunghe tappe.

escursionista che naviga tra le montagne con il telefono
Controlli rapidi delle previsioni come questo ti tengono un passo avanti rispetto ai cambiamenti improvvisi sopra i 2.000 metri

Risorse meteorologiche affidabili:

Vuoi sapere di più sul meteo nelle Dolomiti in generale? Consulta la nostra guida su escursioni nelle Dolomiti!

Dove soggiornare: Rifugi lungo il percorso

rifugio nelle dolomiti,italia
Rifugi come questo ancorano ogni tappa – semplici, affidabili e perfettamente distanziati per il ritmo dell'AV2

Poiché l'AV2 attraversa diversi massicci isolati, le prenotazioni sono essenziali—soprattutto da luglio a fine agosto. Molti rifugi si esauriscono settimane in anticipo, e spesso è richiesto un deposito durante l'alta stagione.

I migliori rifugi lungo il sentiero

Rifugio Plose image 1

Rifugio Plose

Costruito sulle ampie pendici alpine del Monte Plose, questo rifugio si trova sopra Bressanone, all'ingresso settentrionale dell'Alta Via 2. L'area ha a lungo servito come zona di pascolo estivo per le comunità ladine locali, e i resti di strutture tradizionali punteggiano ancora i prati intorno al rifugio. La sua posizione elevata offre panorami precoci verso i massicci delle Odle e del Puez, fornendo la prima chiara introduzione alle formazioni di calcare stratificato delle Dolomiti. Essendo la prima tappa del percorso, segna una transizione naturale dai paesaggi culturali della valle a un vero terreno alto-alpino.

Rifugio Genova image 1

Rifugio Genova

Originariamente costruito alla fine del XIX secolo dal Club Alpino Tedesco, il Rifugio Genova si trova a un incrocio tra Val di Funes, Longiarù e il massiccio delle Odle. La sua posizione sotto il Passo Poma e l'iconico Sass de Putia lo ha reso storicamente importante per i pastori e i primi alpinisti che navigavano tra le valli ladine. Il paesaggio circostante passa da pendii erbosi a pareti di calcare più ripide, segnalando l'aumento della ruggedità delle sezioni settentrionali dell'AV2. Oggi, il rifugio rimane un punto di sosta strategico prima di attraversare l'esposto plateau del Puez.

Rifugio Puez image 1

Rifugio Puez

Costruito negli anni 1880 e successivamente ampliato, il Rifugio Puez si trova nel cuore dell'Altopiano di Puez, un'area famosa per i suoi esempi da manuale di stratificazione dolomitica utilizzati negli studi geologici in tutta Europa. Il paesaggio desolato attorno al rifugio riflette milioni di anni di erosione, formando vasti coni di detriti e terrazze di calcare piatte uniche per questa regione. La sua posizione isolata—lontana da foreste, paesi e vie di fuga—sottolinea il carattere selvaggio delle prime fasi dell'AV2. Il rifugio offre un riparo essenziale in un ambiente dove le condizioni meteorologiche possono cambiare rapidamente nelle alte terre aperte.

Rifugio Volpi al Mulaz image 1

Rifugio Volpi al Mulaz

Intitolata al pioniere del Club Alpino Italiano Giovanni Volpi, la baita si trova sotto le verticali guglie delle Pale di San Martino, una delle formazioni geologiche più antiche delle Dolomiti. Storicamente, i crinali circostanti fungevano da confini naturali tra i territori veneti e tirolesi, e molti dei sentieri per muli nella zona seguono queste antiche rotte di confine. I bacini rocciosi e i pinnacoli acuti attorno alla baita riflettono milioni di anni di sollevamento ed erosione, creando uno dei segmenti più drammatici dell'Alta Via 2. La sua vicinanza al Passo delle Farangole la rende una base importante prima di affrontare i passaggi alti esposti.

Rifugio Boz image 1

Rifugio Boz

Posizionato nel profondo delle montagne bellunesi, il Rifugio Boz occupa una regione un tempo utilizzata da pastori e boscaioli che si muovevano tra remote valli prealpine. Il terreno circostante segna la transizione geologica dal calcare dolomitico alto alle dolci pendici che portano verso il Veneto, conferendo all'area un mix distintivo di formazioni rocciose aspre e pendii boscosi. La baita si trova vicino a vecchie vie di guerra e di commercio che storicamente collegavano borghi isolati attraverso le catene meridionali. Essendo uno degli ultimi rifugi ad alta quota sull'AV2, introduce paesaggi più tranquilli prima della discesa verso Feltre.

Rifugio Pisciadù image 1

Rifugio Pisciadù

Costruito vicino al turchese Lago Pisciadù all'inizio del 1900, questo rifugio si trova sotto le imponenti scogliere del Gruppo Sella, un massiccio un tempo modellato da antichi reef corallini durante il periodo Triassico. L'accesso attraverso la Val Setus segue antiche vie commerciali che collegavano le valli ladine con la regione della Fassa prima che esistessero strade moderne. Il suo alto circo roccioso e chiuso offre viste spettacolari e segna l'inizio del terreno AV2 più tecnicamente impegnativo. La posizione del rifugio all'incrocio di vie di arrampicata e attraversamenti ad alta quota lo rende un punto di riferimento chiave nelle Dolomiti centrali.

Quando Aprono i Rifugi Montani?

  • La maggior parte dei rifugi lungo l'Alta Via 2 è aperta da metà giugno a fine settembre, a seconda dei livelli di neve

  • I rifugi più alti (sopra i 2.300–2.500 m) spesso aprono più tardi a giugno e possono chiudere prima a settembre

  • Una forte nevicata tardiva in primavera può ritardare le date di apertura nelle sezioni del Puez, Sella e Pale di San Martino

  • Tempeste autunnali anticipate a volte provocano chiusure anticipate per i rifugi nelle catene montuose meridionali delle Bellunesi

  • Le date esatte variano da rifugio a rifugio, quindi è essenziale controllare gli orari della stagione attuale quando si pianifica

Principali Attrazioni dell'AV2

L'Alta Via 2 attraversa alcuni dei paesaggi più suggestivi delle Dolomiti, da alti pianori a punti panoramici glaciali e massicci di calcare remoti. Queste attrazioni catturano la varietà e il carattere del percorso.

Parco Naturale Puez-Odle image 1

Parco Naturale Puez-Odle

Questa area protetta si trova tra la Val Gardena e la Val di Funes, definita dalle ripide cime delle Odle e dall'aperto plateau del Puez che forma un corridoio naturale in alta quota. I tradizionali sentieri ladini un tempo collegavano le valli circostanti attraverso questi prati e valichi. Oggi, il mix di passaggi stretti e ampie alture segna il primo grande cambiamento paesaggistico sull'Alta Via 2. Il suo terreno elevato sperimenta spesso rapidi cambiamenti meteorologici che influenzano le decisioni quotidiane sui percorsi.

Lago Pisciadù image 1

Lago Pisciadù

Situato in una conca glaciale sotto il Gruppo Sella, il Lago Pisciadù si trova lungo le storiche vie che collegano le valli ladine di Badia e Fassa. Il circo di scogliere che circonda il lago crea un punto di pausa naturale dopo la ripida salita attraverso la Val Setus. La sua posizione segna l'inizio del terreno centrale più tecnico dell'AV2. L'elevazione del lago offre viste chiare sulle alte terrazze che portano verso la Marmolada.

Ghiacciai della Marmolada image 1

Ghiacciai della Marmolada

Il massiccio della Marmolada forma la sezione più alta delle Dolomiti e storicamente collegava Fassa e Belluno attraverso alti valichi utilizzati per il commercio e i movimenti stagionali. I percorsi di guerra e le prime linee di alpinismo segnano ancora alcune delle sue pendici superiori. Dall'Alta Via 2, il massiccio funge da importante divisore geografico tra i gruppi dolomitici settentrionali e meridionali. La sua posizione prominente aiuta gli escursionisti a orientarsi durante le lunghe traversate di cresta.

Pale di San Martino Muri Alpini image 1

Pale di San Martino Muri Alpini

Questi alti pianori e scogliere si ergono sopra le valli di Primiero e Fassa, un tempo utilizzati da pastori e commercianti locali che attraversavano insediamenti montani remoti. I vasti campi di pietra e le creste esposte conferiscono a quest'area un carattere distintivo delle Dolomiti meridionali. Forma uno dei tratti più isolati e impegnativi dell'Alta Via 2. L'esposizione agli agenti atmosferici e le lunghe distanze tra le uscite della valle definiscono la natura del viaggio qui.

Massiccio della Sella image 1

Massiccio della Sella

Il Sella si trova all'incrocio di quattro valli ladine, raggiunte da tempo tramite passi elevati come Gardena, Sella e Pordoi che collegavano il commercio e lo scambio culturale. Le sue ripide gole e le terrazze elevate formano una barriera centrale tra Badia, Fassa e Fodom. Sull'Alta Via 2, il massiccio segna uno dei passaggi più impegnativi del percorso. Il terreno elevato offre ampi punti di vista sulle Dolomiti centrali.

Parco Nazionale Bellunesi image 1

Parco Nazionale Bellunesi

Situato sul bordo meridionale delle Dolomiti, questo parco mescola ripidi passi di calcare con valli boscose storicamente modellate da percorsi pastorali e forestali. Le vecchie connessioni tra Feltre, Agordo e i vicini borghi influenzano ancora la rete dei sentieri. Il terreno più tranquillo contrasta con i gruppi settentrionali più drammatici lungo l'AV2. Il suo graduale passaggio verso paesaggi prealpini segna la transizione finale prima di scendere a Feltre.

Il nostro itinerario consigliato per l'Alta Via 2

Questo itinerario di 14 giorni segue la classica linea dell'Alta Via 2 da Bressanone a Feltre, abbinando la distanza tra i rifugi e l'elevazione giornaliera in modo che il percorso risulti impegnativo ma gestibile per escursionisti in forma. Le distanze e l'elevazione sono approssimative e possono variare leggermente a seconda delle posizioni esatte dei rifugi e delle varianti scelte.

Giorno 1 – Arrivo a Bressanone

Stabilisciti a Bressanone, una città storica all'ingresso settentrionale dell'Alta Via 2. Usa il pomeriggio per esplorare il centro storico, controllare l'attrezzatura e acquistare eventuali ultime provviste prima di dirigerti verso le montagne.

Giorno 2 – Bressanone → Rifugio Plose

Il sentiero sale dalla valle verso St. Andrea, poi continua sulle pendici del Plose. Puoi accorciare la salita utilizzando la funivia, oppure percorrere l'intero tragitto per un solido primo giorno. Man mano che guadagni quota, si aprono panorami sulla Valle dell'Eisack e sulle Dolomiti settentrionali.

  • Distanza: ~7 km

  • Elevazione: +900 m

  • Terreno: Sentieri forestali, strade agricole, poi praterie alpine aperte

Cielo notturno sulle montagne Passo Gardena, vista sulla valle, Italia.
Un promemoria del premio del Giorno 2: lunghi panorami sulla Valle dell'Eisack e sulle vette settentrionali

Giorno 3 – Rifugio Plose → Rifugio Genova

Dal crinale del Plose, il percorso si dirige verso il Passo Rodella e la base del Sass de Putia. Una salita costante porta alla Forcella della Pütia, seguita da una traversata e una dolce discesa verso il bacino panoramico attorno al Rifugio Genova.

  • Distanza: ~13 km

  • Elevazione: +550 m / –700 m

  • Terreno: Sentieri alpini ondulati, sezioni rocciose, brevi salite ripide

Giorno 4 – Rifugio Genova → Rifugio Puez

La giornata inizia su terreno facile prima che il sentiero si diriga a sud lungo i fianchi del gruppo Puez–Odle. Una salita verso Furcia de Medalges e poi verso Forcella della Roa ti porta su terreno più tecnico con brevi sezioni protette da cavi. Il percorso attraversa poi l'altopiano verso il Rifugio Puez.

  • Distanza: ~10 km

  • Elevazione: +750 m / –580 m

  • Terreno: Passi rocciosi, traversate strette, brevi cavi fissi, alto altopiano

Gregge di pecore al passo montano, Alto Adige, Italia
Un momento tipico del Puez–Odle: cielo ampio, rocce sciolte e il saluto occasionale del bestiame alpino

Giorno 5 – Rifugio Puez → Rifugio Pisciadù

Attraversi l'aperto altopiano del Puez e scendi verso il Passo Gardena, passando per Lech de Crespeina e ripide pendici di detriti. Dal passo, una salita più ripida su terreno roccioso conduce al bacino del Rifugio Pisciadù, situato sopra un piccolo lago.

  • Distanza: ~10 km

  • Elevazione: +750 m / –630 m

  • Terreno: Altopiano alto, ripide salite e discese rocciose, sezioni assistite da cavi

Giorno 6 – Rifugio Pisciadù → Rifugio Castiglioni Marmolada

Il percorso attraversa il Massiccio della Sella, attraversando l'Altiplano del Sella e passando vicino al Piz Boè prima di scendere verso il Passo Pordoi. Una lunga contornatura sul sentiero Viel dal Pan offre continui panorami sulla Marmolada e conduce al rifugio vicino al Lago Fedaia.

  • Distanza: ~16 km

  • Elevazione: +1.000 m / –1.600 m

  • Terreno: Altopiani rocciosi, deviazioni opzionali per la vetta, lunga discesa su ghiaia e sentiero

Alba al Rifugio Mulaz, Alta Via 2, Dolomiti, Italia
La luce del tardo giorno sul Massiccio della Sella aggiunge drammaticità a una delle tappe più lunghe e varie dell'AV2

Giorno 7 – Rifugio Castiglioni Marmolada → Passo San Pellegrino

Una lunga tappa inizia con una discesa verso Malga Ciapela, con l'opzione di accorciare la sezione stradale in autobus. Da lì, il percorso sale attraverso foreste e pascoli aperti verso Forcella Rossa e l'area di San Pellegrino, con ampie vedute sulla Marmolada e le catene circostanti.

  • Distanza: ~21 km

  • Elevazione: +1.100 m / –1.250 m

  • Terreno: Mix di approcci asfaltati, sentieri forestali e salite/discese alpine sostenute

Giorno 8 – Passo San Pellegrino → Rifugio Volpi al Mulaz

Il sentiero sale attraverso pendii erbosi verso i pascoli alti vicino ai prati dei "Cigani Alti", poi traversa verso il Passo di Veneggia. Una serie di creste e brevi salite conduce nel cuore delle Pale di San Martino, terminando al magnificamente situato Rifugio Volpi al Mulaz.

  • Distanza: ~13 km

  • Elevazione: +1.100 m / –460 m

  • Terreno: Sentieri erbosi e rocciosi, salite ripide, alcune sezioni protette da cavi

Escursione tra le nuvole, Alta Via 2, Dolomiti, Italia
Le nuvole si muovono sopra i pascoli alti sopra il Passo di Veneggia, rivelando sentieri stretti che salgono verso il Mulaz

Giorno 9 – Rifugio Volpi al Mulaz → Rifugio Rosetta

Una ripida salita verso il Passo Mulaz e poi verso il Passo delle Farangole rende questo uno dei giorni più tecnici dell'AV2, con molteplici passaggi esposti attrezzati con cavi. Dopo aver superato il punto più alto, il percorso scende attraverso la drammatica Val delle Comelle e termina con un'ultima salita verso il Rifugio Rosetta.

  • Distanza: ~7 km

  • Elevazione: +750 m / –750 m

  • Terreno: Detriti ripidi, camini, sporgenze esposte, poi lunga discesa su terreno roccioso

Giorno 10 – Rifugio Rosetta → Rifugio Treviso

La giornata inizia con una discesa nella Val di Roda, seguita da una salita al Col delle Fede e un incrocio con un sentiero attrezzato con cavi verso il Passo di Ball. Da lì, il percorso passa vicino al Rifugio Pradidali e continua oltre il Passo delle Lede prima di una lunga discesa nella Valle dei Canali e al Rifugio Treviso.

  • Distanza: ~13 km

  • Elevazione: +800 m / –1.800 m

  • Terreno: Sentieri rocciosi, scale e cavi in alcuni punti, poi lunga discesa boschiva

Tramonto dal Rifugio Boè su Alta Badia, Alta Via 2, Dolomiti, Italia
L'alba colora l'alto altopiano vicino al Col delle Fede prima che inizi la lunga discesa verso Treviso

Giorno 11 – Rifugio Treviso → Rifugio Cereda

Una tappa più tranquilla si dirige a sud attraverso foreste sparse e pendii aperti, salendo gradualmente verso Forcella d’Oltro. Dopo il passo, una discesa sostenuta riporta al limite degli alberi e termina al Passo Cereda.

  • Distanza: ~8 km

  • Elevazione: +700 m / –1.000 m

  • Terreno: Sentieri forestali, salita costante verso un passo erboso, lunga discesa su sentiero misto

Giorno 12 – Rifugio Cereda → Rifugio Boz

Il percorso segue una strada secondaria verso Padretermo, poi si trasforma in una gola e sale costantemente verso il Passo Comedon. Dopo essere scesi a Piano della Regina, continua tramite il Bivacco Feltre–Bodo e sotto le pareti del Sass de Mura prima di raggiungere il Rifugio Boz.

  • Distanza: ~13 km

  • Elevazione: +1.250 m / –900 m

  • Terreno: Sentiero ripido nella gola, traversate strette, pascoli e creste remote

Escursione Alta Via 2, Dolomiti, Italia
Il tempo variabile si muove attraverso le pareti del Sass de Mura mentre il percorso entra in un terreno più isolato

Giorno 13 – Rifugio Boz → Croce d’Aune / Feltre

La tappa finale in montagna attraversa il Passo Finestra e il terreno ondulato sopra la valle del Feltrino, passando per punti di riferimento come la Piazza del Diavolo e il Rifugio Dal Piaz. Una lunga discesa porta al Passo Croce d’Aune, dove puoi collegarti in autobus o trasferirti a Feltre.

  • Distanza: ~19 km

  • Elevazione: +900 m / –1.600 m

  • Terreno: Sentieri ad alta balconata, bosco misto e una lunga discesa finale su sentiero e strada

Giorno 14 – Partenza da Feltre

Trascorri la mattina esplorando il centro storico di Feltre, con i suoi palazzi rinascimentali e le viste collinari sulla valle. A seconda dei piani di viaggio successivi, collegati in treno o trasferimento privato a Venezia, Innsbruck o altri hub regionali.

Vivi questo itinerario nel nostro tour:

Perché questo tour?

Questo itinerario segue la classica struttura di 14 giorni, bilanciando un'elevazione impegnativa con una spaziatura pratica dei rifugi e un tempismo sicuro sui passi tecnici. Evita varianti non necessarie mantenendo le sezioni più panoramiche e caratterizzanti del percorso AV2.

Il ritmo consente un progresso costante attraverso cinque gruppi principali delle Dolomiti senza sovraccaricare nessun singolo giorno, rendendo il viaggio impegnativo ma raggiungibile per escursionisti in forma.

Per chi è?

giovane coppia nelle dolomiti italiane, rifugio lagazuoi, cortina d'ampezzo, sud tirol
Stando sopra le valli, gli escursionisti possono percepire il terreno ripido e roccioso che definisce gran parte dell'AV2

Alta Via 2 si adatta a escursionisti con una solida esperienza alpina che si sentono a proprio agio su terreni ripidi e rocciosi e passi protetti da cavi. I guadagni di elevazione giornalieri sono sostenuti, e diverse tappe comportano sentieri stretti, detriti instabili e brevi segmenti di via ferrata.

È ideale per escursionisti forti e sicuri di sé che hanno completato altri percorsi montani di più giorni e vogliono un attraversamento più tecnico delle Dolomiti.

Nord-Sud vs. Sud-Nord

La maggior parte degli escursionisti sceglie di percorrere l'AV2 da nord a sud. Ecco perché:

La direzione tradizionale inizia a Bressanone e termina a Feltre, offrendo agli escursionisti un riscaldamento graduale prima di entrare nelle sezioni più tecniche. L'elevazione aumenta costantemente attraverso i gruppi Puez-Odle e Sella, consentendo tempo per adattarsi prima del terreno impegnativo nelle Pale di San Martino e nei remoti Bellunesi.

Tramonto al Rifugio Boè, Alta Via 2, Dolomiti, Italia
I segnali del percorso si stagliano contro i cieli serali mentre il sentiero si dirige a sud verso il terreno più tecnico

E per il percorso inverso?

La direzione inversa è possibile, ma anticipa le fasi più ripide e tecniche, inclusi il Passo delle Farangole e le lunghe salite intorno a Mulaz. La logistica quotidiana diventa leggermente meno intuitiva, e la neve precoce sui passi meridionali può complicare i primi giorni.

Meteo, Luce e Flusso Psicologico

Il percorso nord-sud si allinea generalmente meglio con i modelli meteorologici estivi, offrendo mattinate più stabili per i passi alti e un'esposizione solare favorevole su traversate chiave. Offre anche una progressione psicologica naturale: il paesaggio diventa progressivamente più selvaggio e drammatico, culminando nelle Pale di San Martino e nei Bellunesi prima di scendere a Feltre.

Rifugio Pradidali, Pale di San Martino, Alta Via 2, Dolomiti, Italia
Accumuli di nuvole nel tardo pomeriggio si formano frequentemente attorno alle alte pareti dolomitiche

Cosa portare

Alta Via 2 è un percorso ad alta quota, da rifugio a rifugio, quindi il bagaglio si concentra su strati leggeri, protezione dalle intemperie e elementi di sicurezza essenziali piuttosto che su attrezzatura da campeggio completa. Uno zaino ben ottimizzato renderà le lunghe salite e le sezioni tecniche significativamente più gestibili.

Strati di abbigliamento principali

  • Strato base traspirante (maniche corte e lunghe)

  • Fleece o giacca leggera isolante come strato intermedio per le fresche mattine e serate

  • Giacca e pantaloni impermeabili con un buon cappuccio e cuciture nastrate

  • Pantaloni da trekking convertibili o pantaloni corti più collant termici leggeri per i giorni più freddi

  • Calze di ricambio (merino o sintetiche, 3-4 paia) e guanti leggeri + berretto

Calzature

  • Scarponi da trekking robusti con buon supporto per la caviglia e suole aderenti (la categoria B1/B1.5 funziona bene)

  • Scarpe da campeggio leggere o sandali per i rifugi per riposare i piedi

  • Opzionale: ghette per neve precoce o detriti instabili

escursionista che prepara il bagaglio per alta via 2
Attrezzatura leggera e funzionale è essenziale per lunghe tappe e condizioni variabili attraverso le Dolomiti

Attrezzatura tecnica e di sicurezza

  • Bastoni da trekking regolabili per salite/discese ripide

  • Casco (raccomandato per aree soggette a caduta di sassi e sezioni con cavi)

  • Set da ferrata e imbracatura se prevedi di agganciarti ai cavi sui passi esposti, altrimenti un set di moschettoni dovrebbe essere sufficiente

  • Torcia frontale con batterie di ricambio, piccolo kit di pronto soccorso e coperte di emergenza

Idratazione, Navigazione e Varie

  • Capacità di 2-3 litri d'acqua (bottiglie o sacca idrica)

  • Snack ad alta energia per lunghe tappe tra i rifugi (disponibili anche in alcuni rifugi)

  • Mappa cartacea + bussola e/o app GPS con mappe offline

  • Powerbank per mantenere i dispositivi in funzione tra i rifugi

  • Protezione solare: occhiali da sole, cappello e crema solare ad alta protezione SPF

  • Fodera leggera per sacco a pelo

  • tappi per le orecchie

  • Piccolo kit da lavaggio

  • Contante per pagamenti

Linee guida sul peso

Per la maggior parte degli escursionisti, un obiettivo di 8-10 kg di peso totale dello zaino (senza acqua) funziona bene sull'Alta Via 2. Rimanere all'interno di questo intervallo rende le lunghe salite e le sezioni tecniche gestibili pur coprendo tutti gli elementi essenziali per la sicurezza.

Prova a evitare abbigliamento duplicato e oggetti pesanti “solo per precauzione”. Dai priorità a strati versatili che si asciugano rapidamente e possono essere combinati per condizioni più fredde. Se scegli di portare un set da ferrata e un casco, cerca modelli leggeri e compensare riducendo l'attrezzatura non essenziale altrove nello zaino.

Cibo, Acqua e Rifornimenti

Idratazione mentre si è in cammino. Attraente escursionista in impermeabile rosso che beve acqua vicino a un lago e montagne
L'idratazione regolare è fondamentale in lunghe giornate esposte, specialmente quando la spaziatura dei rifugi aumenta

La pianificazione di cibo e acqua sull'Alta Via 2 è semplice, ma le sezioni remote e più elevate richiedono attenzione. I servizi dei rifugi coprono la maggior parte dei bisogni, ma lunghe giornate e terreni esposti significano che dovresti gestire con attenzione idratazione e snack.

  1. Pasti nei rifugi di montagna: I rifugi servono cena, colazione e spesso pranzi al sacco. Le cene sono tipicamente pasti alpini a più portate; le colazioni sono semplici ma affidabili. La maggior parte dei rifugi accetta aggiustamenti dietetici, ma le opzioni vegetariane variano, quindi è saggio controllare in anticipo o portare elementi supplementari.

  2. Disponibilità d'acqua: Porta 2-3 litri di capacità al giorno. Le fonti d'acqua si trovano nei rifugi e occasionalmente in valli o ruscelli, ma molte sezioni alte — specialmente intorno a Pisciadù, Sella e le Pale di San Martino — non offrono ricariche per diverse ore. Inizia sempre la giornata con bottiglie piene.

  3. Pranzo e snack lungo il sentiero: Per lunghe tappe, i rifugi possono preparare panini, frutta e alimenti ad alta densità energetica. È saggio portare snack leggeri ad alta calorie come noci, barrette o frutta secca per salite ripide e continue. Molte tappe non hanno strutture a metà percorso, quindi l'autosufficienza è fondamentale.

  4. Dove rifornirsi: Bressanone e Feltre sono le uniche città di rifornimento complete sul percorso standard AV2. Piccole botteghe o strutture si trovano vicino al Passo Pordoi e talvolta a San Pellegrino, ma la selezione è limitata. Pianifica di portare diversi giorni di snack e/o fare affidamento sui rifugi per i pasti principali e gli snack.

Escursionista donna che cammina da sola sul sentiero alpino in Italia.
Le lunghe distanze tra i rifugi in questi bacini superiori richiedono una pianificazione anticipata per il cibo

Navigazione e Sicurezza

Navigare sull'Alta Via 2 è generalmente semplice grazie a sentieri ben stabiliti e costantemente segnati, ma l'ambiente alpino richiede attenzione, preparazione e strumenti affidabili. Comprendere il sistema sentieristico delle Dolomiti e i rischi specifici dell'AV2 renderà il percorso significativamente più sicuro e più piacevole.

Navigare sull'Alta Via 2

Il percorso è segnato con strisce rosse e bianche CAI, dipinte su rocce, alberi e pali. Questi segnali ti guidano attraverso foreste, pendii di detriti, alti altipiani e passi esposti.

  • Marcature Rosse e Bianche: Il simbolo standard CAI utilizzato in tutta la Dolomiti. I numeri dei sentieri (ad es., “2”) appaiono spesso accanto alle strisce.

  • Numeri dei Sentieri: L'Alta Via 2 segue i percorsi CAI designati. Il numero “2” appare sui segnali di giunzione e sui segnavia dipinti lungo il percorso.

  • Segnali di Sentiero: Paletti di legno o metallo segnano le principali intersezioni e indicano la direzione verso i rifugi, i passi e i sentieri di collegamento.

L'Alta Via 2 rimane per lo più su sentieri chiaramente definiti, ma nebbia, neve di fine stagione e terreno roccioso possono rendere difficile vedere i segnali. Per questo motivo, gli strumenti di navigazione rimangono essenziali! Consulta la nostra guida escursionistica delle Dolomiti per ulteriori linee guida.

Segnaletica del sentiero montano Gruppo Sella, Alto Adige, Alpi italiane.
Chiare strisce CAI rimangono il principale aiuto alla navigazione sull'AV2

Consigli di sicurezza per l'Alta Via 2

1. Il tempo cambia rapidamente

Le Dolomiti sono note per repentini cambiamenti meteorologici, specialmente a metà estate.

  • Le tempeste pomeridiane sono frequenti da luglio ad agosto

  • Le temperature scendono rapidamente sopra i 2.000-2.500 m

  • Nuvole e nebbia possono ridurre la visibilità sugli altipiani di Puez, Sella e Rosetta.

  • Controlla sempre le previsioni per Arabba, Cortina, Val Gardena o Pale di San Martino.

Porta uno strato impermeabile anche in giornate apparentemente stabili.

paesaggio delle dolomiti italiane al mattino sotto le nuvole temporalesche
Un promemoria di quanto rapidamente possano formarsi le tempeste sulle sezioni alte dell'AV2

2. La neve di inizio stagione è comune

I campi di neve possono rimanere sui passi ripidi fino a fine giugno, influenzando:

  • Forcella della Roa

  • Val Setus

  • Passo delle Farangole

  • Traversate alte nelle Pale di San Martino

Se fai escursioni a giugno → aspettati neve, lastre di ghiaccio e potenzialmente tappe chiuse o alterate.

Sentiero del lago Coldai nelle Dolomiti, Italia
Neve sparsa di inizio estate persiste su pendii ripidi di calcare

3. Sii onesto riguardo alla difficoltà

L'Alta Via 2 è impegnativa e include:

  • Detriti instabili

  • Salite e discese ripide

  • Sentieri stretti a balcone

  • Sezioni protette da cavi

Scegli l'AV2 solo se ti senti a tuo agio con l'esposizione e lo sforzo alpino per un'intera giornata.

4. I sentieri sono ben segnati — ma porta comunque strumenti di navigazione

I segnali sono eccellenti, ma:

  • La nebbia può rendere Puez e Rosetta disorientanti

  • I cumuli di pietre e la vernice possono confondersi con il calcare chiaro

  • Le batterie del telefono si scaricano più rapidamente in alta quota

Assicurati di scaricare tutti i percorsi GPX e porta una batteria portatile e una mappa cartacea come backup.

Numero del sentiero alta via 2
I segnavia diventano difficili da individuare quando la nebbia si insinua sugli alti altipiani

5. I rifugi operano stagionalmente

La maggior parte dei rifugi dell'Alta Via 2 apre da metà giugno a fine settembre.

Fuori da questa finestra:

  • Nessun cibo

  • Nessuna acqua

  • Nessun riscaldamento

  • Nessun rifugio di emergenza

Tutti gli itinerari da rifugio a rifugio sull'AV2 devono essere pianificati all'interno della stagione operativa.

6. Le sezioni con cavi richiedono sicurezza

L'Alta Via 2 include tre sezioni esposte assistite da cavi:

  • Forcella della Roa

  • Val Setus

  • Passo delle Farangole

Se non ti senti sicuro su rocce ripide o su ledge strette, evita il maltempo e considera di portare un set da ferrata leggero o almeno un set di moschettoni per assicurarti ai cavi.

7. Servizi di emergenza e contatti

Salvataggio in elicottero, Punta Sorapiss, Dolomiti, Italia
Rapidi cambiamenti meteorologici rendono difficile la risposta ai soccorsi, rafforzando l'importanza di decisioni tempestive

Se qualcosa va storto, è fondamentale agire rapidamente e sapere chi chiamare.

  • Numero di emergenza generale: 112 (a livello UE)

  • Soccorso in montagna (Aiut Alpin Dolomiti): +39 0471 797171

  • Cerca riparo nel rifugio più vicino se si sviluppano tempeste o scarsa visibilità.

  • Ti sei perso? S.T.O.P.

8. Hai bisogno di una guida?

Una guida è utile se:

  • Hai esperienza alpina limitata

  • Stai escursionando a giugno o all'inizio di ottobre

  • Vuoi includere sezioni opzionali di via ferrata

  • Preferisci delegare le decisioni di navigazione e sicurezza

Le guide non sono richieste per la maggior parte degli escursionisti, ma possono ridurre significativamente il rischio e lo stress in condizioni miste.

Guidato vs. Autoguidato

Escalatrice femminile che indica la prossima sfida.
I viaggi guidati avvantaggiano gli escursionisti con esperienza alpina o di via ferrata limitata

L'Alta Via 2 è uno dei traversi più tecnici delle Dolomiti, quindi la scelta tra un viaggio guidato o autoguidato dipende in gran parte dalla tua esperienza alpina, fiducia su terreni esposti e comfort con la navigazione e la logistica. Offriamo sia tour guidati che opzioni autoguidate e ciascuna offre un'esperienza gratificante — la chiave è selezionare quella che corrisponde al tuo livello di abilità.

Guidato

Per chi è

  • Escursionisti con esperienza alpina limitata

  • Coloro che non hanno familiarità con l'attrezzatura da via ferrata o terreni esposti

  • Escursionisti di inizio stagione (giugno) o chiunque sia preoccupato per le condizioni della neve

  • Viaggiatori che preferiscono concentrarsi esclusivamente sull'escursione mentre la logistica, la sicurezza e le decisioni sono gestite da un professionista

Vantaggi

  • Guida esperta attraverso sezioni tecniche ed esposte

  • Decisioni in tempo reale basate su meteo e condizioni

  • Aumento della sicurezza sui passi protetti da cavi e nei campi di neve di inizio stagione

  • Nessuno stress di navigazione; la guida si occupa della ricerca del percorso

Svantaggi

  • Costo più elevato

  • Meno flessibilità nel ritmo e nelle regolazioni quotidiane

  • Data e itinerari di gruppo fissi

Autoguidato

Sentiero del lago Coldai nelle Dolomiti, Italia
L'Alta Via 2 autoguidata è per escursionisti più sicuri che vogliono mettersi alla prova

Per chi è

  • Escursionisti forti e esperti comodi con lunghe giornate di elevazione

  • Navigatori sicuri che utilizzano mappe, tracce GPX e segnaletica CAI

  • Coloro che hanno familiarità con l'esposizione, i detriti e i terreni assistiti da cavi

  • Escursionisti che preferiscono flessibilità, indipendenza e ritmo personalizzato

Vantaggi

  • Piena libertà di regolare il ritmo e il programma giornaliero

  • Più conveniente

  • Possibilità di personalizzare le scelte dei rifugi, varianti e giorni di riposo

  • Un'esperienza alpina più indipendente e immersiva

Svantaggi

  • Richiede un forte giudizio montano in condizioni meteorologiche avverse

  • Maggiore impegno nella pianificazione (rifugi, trasferimenti, tempistiche)

  • Maggiore responsabilità per la navigazione e la sicurezza

  • Neve di inizio stagione o tempeste possono complicare le decisioni

Come arrivare e tornare dall'Alta Via 2

Iniziare e terminare l'Alta Via 2 è semplice, con Bressanone (Brixen) come punto di partenza a nord e Feltre come punto finale a sud. Entrambi sono ben collegati da treni, autobus regionali e aeroporti vicini. Di seguito è riportata una panoramica pratica su come raggiungere il percorso e tornare una volta completata l'escursione.

Primo piano di un aereo passeggeri verde che accelera sulla pista e decolla all'aeroporto di Innsbruck
Arriva in aereo a soli 80 km dall'Alta Via 2

Come arrivare all'inizio (Bressanone / Brixen)

Aeroporto di Innsbruck (INN), Austria

  • Distanza da Bressanone: ~85 km

  • Tempo di viaggio: ~1.5 ore in auto

  • Trasporto pubblico: Treni diretti da Innsbruck a Bressanone (1h 20m). Questa è l'opzione più veloce e conveniente per raggiungere l'inizio dell'AV2.

Aeroporto di Venezia Marco Polo (VCE), Italia

  • Distanza da Bressanone: ~180 km

  • Tempo di viaggio: ~3 ore in auto

  • Trasporto pubblico: Autobus per Mestre → treno Trenitalia per Bressanone (≈3.5–4 ore).

Aeroporto di Treviso (TSF), Italia

  • Distanza da Bressanone: ~170 km

  • Tempo di viaggio: ~3 ore in auto

  • Trasporto pubblico: Autobus per Treviso Centrale → treno per Bressanone con 1-2 cambi.

Railjet express che attraversa il fiume Trissnana vicino ai nomi delle città Landeck nelle Alpi austriache.
L'Alta Via 2 è ben collegata alla maggior parte delle città circostanti tramite tutti i tipi di trasporto terrestre

I biglietti per treni e autobus possono essere acquistati presso le stazioni, a bordo (per alcuni autobus) o tramite app mobili come:

  • Südtirolmobil:
    La rete principale per treni e autobus in Alto Adige. Utile per collegamenti a Bressanone e per percorsi nella valle inferiore.

  • Dolomitibus:
    Opera attraverso le Dolomiti centrali e meridionali, servendo città come Falcade, Agordo e Feltre — utile per uscite vicino al Passo San Pellegrino o nell'approccio finale a Feltre.

  • Trenitalia:
    Fornisce servizi ferroviari a lunga distanza e regionali collegando Venezia, Verona, Treviso e Bolzano/Bressanone con collegamenti successivi.

  • Itabus:
    Servizi di autobus a lunga distanza che collegano le principali città italiane come Venezia, Verona e Milano con città nelle regioni Veneto e Trentino. Utile per trasferimenti economici quando gli orari ferroviari sono limitati.

  • ÖBB (Ferrovie austriache):
    Fornisce veloci collegamenti ferroviari transfrontalieri tra Austria e Italia, inclusi percorsi diretti per Innsbruck, Brennero e Bolzano/Bressanone — ideale per i viaggiatori che volano dentro o fuori Innsbruck.

Partenza dalla fine (Feltre)

Feltre è ben collegata da treni e autobus regionali, rendendo semplice il viaggio successivo dopo aver completato l'ultima tappa.

Un autobus di un'agenzia di viaggi che percorre una scenica strada di montagna delle dolomiti con vette mozzafiato e un cielo blu brillante.
I collegamenti in autobus rendono il viaggio da e verso l'Alta Via 2 completamente senza soluzione di continuità

Aeroporto di Venezia Marco Polo (VCE)

  • Distanza: ~110 km

  • Tempo di viaggio: ~1 ora e 50 minuti in auto

  • Trasporto pubblico: Treno da Feltre a Venezia Santa Lucia, poi autobus/traghetto per l'aeroporto.

Aeroporto di Treviso (TSF)

  • Distanza: ~80 km

  • Tempo di viaggio: ~1 ora e 20 minuti in auto

  • Trasporto pubblico: Treno per Treviso Centrale → navetta per l'aeroporto.

Aeroporto di Innsbruck (INN)

  • Distanza: ~220 km

  • Tempo di viaggio: ~3.5 ore in auto

  • Trasporto pubblico: Treno per Verona → Innsbruck (≈4-5 ore).

Trasferimenti privati possono essere organizzati, basta farcelo sapere se ne hai bisogno!

Treno fermo alla Stazione Termini di Roma - Italia
Possiamo prenotare i tuoi biglietti del treno per te, così viaggi senza stress!

Domande frequenti

  1. Ho bisogno di esperienza precedente di escursionismo per completare l'Alta Via 2?

    . L'AV2 è un percorso alpino impegnativo con salite ripide, traversate esposte e sezioni assistite da cavi. È richiesta una buona forma fisica e un'esperienza precedente di montagna di più giorni.

  2. I principianti possono fare l'Alta Via 2?

    Non raccomandato
    . I principianti dovrebbero considerare l'Alta Via 1 o altri percorsi dolomitici meno tecnici. L'AV2 richiede sicurezza su detriti, ledge e lunghe giornate di elevazione.

  3. È obbligatorio l'equipaggiamento da via ferrata?

    No
    , ma può essere utile in punti esposti, specialmente intorno al Passo delle Farangole. Gli escursionisti sicuri completano spesso l'AV2 senza di esso; altri possono preferire la sicurezza aggiuntiva.

  4. Posso campeggiare sull'Alta Via 2?

    Il campeggio selvaggio non è consentito nelle Dolomiti.
    L'AV2 è progettata come un itinerario da rifugio a rifugio utilizzando i rifugi per pasti e alloggio.

  5. I rifugi sono adatti ai vegetariani?

    La maggior parte dei rifugi offre opzioni vegetariane di base, anche se i menu variano. Portare alcuni snack supplementari è una buona idea se fai affidamento su esigenze dietetiche specifiche.

  6. Quanto è lunga la tappa più lunga?

    Le giornate più lunghe variano tipicamente da 19 a 21 km, con guadagni o perdite di elevazione sostenuti — in particolare i Giorni 6, 7 e 13 dell'itinerario classico.

  7. Cosa devo fare se si avvicina una tempesta?

    Scendere al rifugio più vicino
    o in un'area riparata e evitare creste e terreni protetti da cavi. Le tempeste pomeridiane sono comuni; inizia presto per ridurre l'esposizione.

  8. È sicuro fare escursioni da soli sull'Alta Via 2?

    Sì per escursionisti esperti
    . I sentieri sono ben segnati e i rifugi sono frequenti, ma gli escursionisti solitari devono essere particolarmente cauti con il meteo, la navigazione e il terreno esposto.

  9. Come faccio a tornare da Feltre dopo aver finito?

    Feltre ha eccellenti collegamenti ferroviari e autobus
    verso Venezia, Treviso, Verona e Innsbruck. Tornare a Bressanone è semplice tramite ferrovia regionale.

Escursionista donna che scatta una foto sulla cima della montagna Piz Duleda, Italia
Ancora indeciso sull'Alta Via 2? Contattaci!

Pronto, partenza, escursione!

L'Alta Via 2 è uno dei percorsi a lungo raggio più gratificanti delle Dolomiti, ma pianificarlo può sembrare opprimente. Con terreno tecnico, meteo montano variabile e una rete complessa di rifugi, anche gli escursionisti esperti devono prepararsi con attenzione.

Per i principianti nelle Dolomiti, l'AV2 può essere difficile da navigare in modo indipendente, specialmente attraverso passi esposti o in condizioni di inizio stagione. È qui che entriamo in gioco. Ci specializziamo nel rendere le avventure nelle Dolomiti senza soluzione di continuità e ben strutturate.

segnali direzionali con località montane in italiano e tempi di percorrenza sulle Alpi
Pianifica il tuo viaggio da sogno sull'Alta Via 2 e facci sapere le tue esigenze

Prenotare un tour con noi include:

  • Pianificazione del percorso personalizzata in base alla tua forma fisica e esperienza

  • Assistenza nella prenotazione dei rifugi

  • Logistica di viaggio per arrivo e partenza

  • Tracce GPX dettagliate per ogni tappa

  • Informazioni pratiche sui sentieri e consigli di sicurezza

  • Supporto durante il tour se le condizioni cambiano

Se non sei sicuro da dove iniziare, assicurati di prenotare una consulenza gratuita per lasciarci aiutarti a pianificare la tua Alta Via 2 con fiducia.

Agent profile picture
Parla con il nostro esperto di viaggi
Sin complicaciones

Sin complicaciones

Ci occupiamo degli itinerari, degli alloggi e di tutto ciò di cui preferite non occuparvi, in modo che possiate godervi un'escursione senza pensieri.

Buch mit Vertrauen

Buch mit Vertrauen

Siamo un'azienda finanziariamente protetta, completamente vincolata e assicurata, che mantiene il vostro denaro al sicuro e vi permette di viaggiare con fiducia.

Abenteuer, die erprobt und getestet sind

Abenteuer, die erprobt und getestet sind

Solo le migliori escursioni da rifugio a rifugio nelle Dolomiti, selezionate dal nostro team locale con una conoscenza approfondita della regione.

Apoyo inigualable

Apoyo inigualable

Il nostro servizio di assistenza clienti, attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, è il luogo in cui dimostriamo la nostra passione, offrendovi un'esperienza migliore e facendo del vostro benessere la nostra priorità numero uno.